Saturday, April 21, 2018

A ciascuno il suo / We Still Kill the Old Way / To Each His Own


Elio Petri: A ciascuno il suo. The main credit title. Source: Italian Wikipedia.

Leonardo Sciascia: A ciascuno il suo. The cover of the first edition (1966). Source: English Wikipedia.

Mafian merkitsemä / Jagad av maffian.
    IT 1967. PC: Cemo Film. P: Giuseppe Zaccariello. D: Elio Petri. SC: Elio Petri and Ugo Pirro – based on the novel (1966) by Leonardo Sciascia. DP: Luigi Kuveiller – Technicolor – 1,85:1. PD: Sergio Canevari. Set dec: Giuliana Serano. Cost: Luciana Marinucci. Makeup: Pieroantonia Mecacci. M: Luis Bacalov. Song: ”Rêvé pour l’hiver”, comp. Luis Bacalov, to the poem (1870) by Arthur Rimbaud. S: Mario Bramonti, Mario Morigi. ED: Ruggero Mastroianni.
    C: Gian Maria Volontè (Paolo Laurana, high school teacher), Irene Papas (Luisa Roscio), Gabriele Ferzetti (avvocato Rosello), Laura Nucci (Roscio's mother), Mario Scaccia (priest, curato di Sant'Amo, subscriber to L'Osservatore Romano), Luigi Pistilli (Dr. Arturo Manno, pharmacist), Leopoldo Trieste (Communist deputy), Giovanni Pallavicino (Raganà, mafioso), Luciana Scalise (Rosina), Orio Cannarozzo (ispettore di polizia La Marca), Ana Rivero (Mrs. Manno), Salvo Randone (Roscio, teacher), Carmelo Oliviero (arciprete, uncle of Luisa and Rosello, who raised them as children, subscriber to L'Osservatore Romano), Aldo Cascino (police commissioner).
    Loc: Cefalù and Palermo (Sicily, province of Palermo).
    Helsinki premiere: 16.8.1968 Ritz, distributor: UA United Artists Pictures Inc. – VET 75695 – K16 – sources give 2555 m, 99 min, 93 min – Finnish classification 2580 m / 94 min
    A vintage print with Swedish subtitles by Liliane Lincoln and Finnish e-subtitles by Lena Talvio screened at Cinema Orion, Helsinki (Elio Petri), 21 April 2018

I saw for the first time A ciascuno il suo, a major film by Elio Petri, the great Italian political film-maker.

It was the first film based on a novel by Leonardo Sciascia, novelist and politician, who was among other things a Member of the European Parliament for Southern Italy. Later Sciascia film adaptations include Il giorno della civetta (1968), Cadaveri eccellenti (1976), Todo modo (1976), Porte aperte (1990), and Una storia semplice (1991).

It was also Petri's first collaboration with the great screenwriter Ugo Pirro who would also write for him Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in paradiso (1972), and La proprietà non è più un furto (1973).

Also Petri's collaboration with Gian Maria Volontè started with this film, followed by Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in paradiso (1971), and Todo modo (1976).

A ciascuno il suo is one of the best films of the Sicilian mafia, a theme that features prominently in today's news. ("A court in Italy convicted a mob boss, three police investigators and a close associate of former Premier Silvio Berlusconi in a case showing collusion between the Sicilian Mafia and state institutions after a deadly wave of mafia bombings during the early 1990s." The Associated Press, 20 April 2018, as published in The New York Times).

This is the story of a devious conspiracy in Palermo which a well-meaning teacher (Volontè) tries to expose. Nothing is what it seems, not even the budding romantic interest of the beautiful widow Luisa Roscio (Irene Papas).

Beyond political immediacy there is a Kafkaesque existential dimension in Petri's oeuvre. A nightmare lurks beyond the sunny facade of this film which ends with a splendid wedding ceremony of Luisa and the attorney Rosello (Gabriele Ferzetti), the very person who had ordered the hit in which Luisa's husband was assassinated.

A ciascuno il suo was also the breakthrough film for the great cinematographer Luigi Kuveiller who had been an operator for Aldo Scavarda in L'avventura (1960) and who would become the DP of Profondo rosso, among many other films. Here Kuveiller captures impressively the pervasive sense of menace under the glowing sun of Sicily.

The composer Luis Bacalov (1933–2017) creates a stirring and original score in idioms familiar from contemporary Italian thrillers and Westerns. The score has been published and re-released as a soundtrack album: A ciascuno il suo (Colonna sonora originale, un film di Elio Petri, 1968, 2011), best known by the song "Rêvé pour l'hiver" to the poem by Arthur Rimbaud (see beyond the jump break).

I am slightly disappointed with what I perceive as a spirit of defeatism in this film.

The original Technicolor is lush and authentic in the vintage print. There are joins and scratches in the heads and tails of the reels, but otherwise the visual quality is great. This print runs 93 min.

PLOT SUMMARY OF THE LEONARDO SCIASCIA NOVEL FROM ENGLISH WIKIPEDIA AND DATA ABOUT THE MOVIE FROM ITALIAN WIKIPEDIA:
PLOT SUMMARY OF THE LEONARDO SCIASCIA NOVEL FROM ENGLISH WIKIPEDIA AND DATA ABOUT THE MOVIE FROM ITALIAN WIKIPEDIA:

To Each His Own (Italian title: A ciascuno il suo) is a 1966 detective novel by Leonardo Sciascia in which an introverted academic (Professor Laurana), in attempting to solve a double-homicide, gets in too deep, with his naive interference in town politics.

Dr. Manno, the town pharmacist, receives an anonymous letter made up of newspaper cuttings. The letter contains a death threat, but is dismissed by the locals as a practical joke. However, when Dr. Manno and his hunting companion, Dr. Roscio, are found murdered the next day, it becomes quite apparent that the letter was intended to do more than simply frighten the pharmacist from engaging in his favourite pastime.

Although the double-homicide is interesting gossip for the townspeople, nobody gives the motives for the murders a second thought, and it is assumed that the pharmacist would have known the reason for his murder and would have thus deserved the consequences. Everybody in the town continues with their daily lives after a short lapse of time apart from Professor Laurana.

When Dr. Manno initially received the letter, Laurana notices the word "UNICUIQUE" and proudly believes himself to be the only person with the knowledge to solve the case. For months, Laurana follows various leads, and before long finds himself entangled in a web of corruption from which he cannot escape. Prof. Laurana is soon regarded to be a threat by the perpetrators of the crime, and it does not take long before he too is murdered.

« Feci il film per quest'essere "A ciascuno il suo" il sensuoso e ironico ritratto d'un intellettuale umanista e sessualmente incompetente. » (Elio Petri)

Trama

In un paese della Sicilia (Cefalù in provincia di Palermo), durante una battuta di caccia vengono uccisi due uomini, il farmacista Manno e il dottor Roscio. Poiché il primo aveva ricevuto diverse lettere minatorie, a causa delle sue presunte relazioni extraconiugali, si giunge alla conclusione che l'obiettivo dell'omicidio fosse lui, mentre il secondo solo un testimone, vittima innocente. Le indagini seguono la pista del delitto d'onore e portano all'arresto del padre e dei fratelli di Rosina, servetta adolescente sedotta da Manno.

Paolo Laurana, insegnante liceale che lavora a Palermo, poco inserito nella vita di paese, con un passato di militanza comunista, considerato asociale ma innocuo dalle forze dell'ordine, è convinto che la storia non sia così semplice come appare, perché aveva potuto vedere prima degli omicidi una delle lettere minatorie ed aveva notato che le lettere di giornale con cui era composta provenivano da una copia dell'Osservatore Romano, un'improbabile lettura per gli accusati, pastori analfabeti. Rende partecipi dei propri sospetti Luisa, la vedova del dottor Roscio, forse il vero obiettivo dell'assassino, e il cugino di lei, l'avvocato Rosello, importante notabile del luogo. Mentre la prima aiuta Laurana nella sua indagine personale, Rosello accetta di prendersi carico della difesa degli innocenti agli arresti.

Laurana incontra gli unici destinatari locali del quotidiano vaticano: il curato di Sant'Amo, religioso di scarsa vocazione, votato piuttosto a salvare dalle piccole chiese di campagne oggetti artistici a favore di facoltosi collezionisti privati, che gli è d'aiuto nel capire che sotto le placide apparenze della vita del paese si nascondono intrighi pericolosi; e l'arciprete, zio di Luisa e Rosello, che li ha cresciuti come figli.

Prosegue le sue indagini a Palermo, dove l'antica amicizia con un deputato comunista gli permette di scoprire che Roscio si era recato a Roma per denunciare le attività illegali di qualcuno di cui però non aveva fatto in tempo a rivelare il nome. Presso il padre di Roscio, luminare della medicina ridotto alla cecità, trova il diario nel quale l'assassinato ha preso nota di una serie di accuse a carico dell'avvocato Rosello. Quando poi vede quest'ultimo in compagnia di Raganà, un famigerato malavitoso, si convince definitivamente che il mandante dell'omicidio sia proprio colui che era riuscito a sviare brillantemente qualsiasi sospetto con la generosa difesa dei presunti assassini.

Laurana decide di rivelare a Luisa il contenuto del diario, depositato per precauzione in una cassetta di sicurezza, esprimendole però anche le proprie perplessità sul suo stretto rapporto con il cugino. Lei ammette che da giovani erano stati sentimentalmente legati, ma lo zio arciprete aveva impedito che si potessero sposare e l'aveva costretta ad un matrimonio con un uomo che non aveva mai amato. Luisa sembra disposta, malgrado questo, a sostenerlo nelle accuse contro Rosello, e Laurana è ben pronto a credere alla donna di cui si è infatuato.

Ma questa attrazione gli è fatale: dopo essere scampato ad un primo tentativo di Rosello di liberarsi definitivamente di lui, commette l'errore di raccontare a Luisa che si è salvato solo grazie ad un bluff, vantando l'esistenza di un diario delle proprie indagini che in realtà non esiste. La donna lo tradisce abbandonandolo al proprio destino in un luogo solitario, dove viene raggiunto dai sicari che lo uccidono.

Qualche tempo dopo, si celebra lo sfarzoso matrimonio dei cugini Rosello e Luisa. Tra i presenti alla celebrazione, c'è chi ha capito tutto degli eventi e commenta amaramente la stupidità di Laurana, vittima di un intrigo più complicato di quanto lo sprovveduto professore potesse immaginare.

Distribuzione e riconoscimenti

Presentato in concorso al 20º Festival di Cannes, il film ha conquistato il premio per la migliore sceneggiatura ed è stato protagonista ai Nastri d'argento 1968, con quattro premi vinti: regista del miglior film, migliore sceneggiatura, miglior attore protagonista (Gian Maria Volonté) e miglior attore non protagonista (Gabriele Ferzetti).

Critica

«Forse il miglior film di uno dei più lucidi cineasti d'impegno sociale dell'epoca», secondo Il Mereghetti - Dizionario dei film, che ne loda la complessità narrativa, l'appassionata descrizione d'ambiente e gli ottimi interpreti, il film si fa notare soprattutto per la forma, in particolare per l'uso insistito dello zoom, che all'epoca gli valse la feroce critica di Maurizio Ponzi, mentre al contrario Sandro Zambetti su Cineforum considerò l'uso di grandangoli e teleobiettivi perfettamente coerente con la narrazione, efficace nel rendere con gli improvvisi avvicinamenti della macchina da presa la prospettiva di un osservatore distaccato che penetra nella vicenda, coglie i momenti rivelatori, scopre i lati nascosti dei personaggi. Il Morandini. Dizionario dei film lo definisce «un linguaggio aggressivo con forzature ottiche e sonore che possono infastidire per una loro schematica violenza espressiva».

Curiosità

Alla sua uscita nelle sale cinematografiche il film fu bloccato e subì un ritardo nella programmazione per l'immediato sequestro del suo manifesto. Petri, indignato, commentò ai giornalisti l'accaduto con queste parole: "Una scena normalissima, i due giovani sdraiati su un prato, lui le tiene un braccio sotto la nuca e tenta di baciarla e lei, vestitissima, si sottrae; nel movimento, si vedono un pochino le gambe. Tutto qui. Eppure sono stati rapidi come razzi in questa nostra Italia dove per far qualsiasi cosa ci vogliono secoli. È perlomeno sospetto."


Rêvé pour l’hiver
Arthur Rimbaud

L’hiver, nous irons dans un petit wagon rose
Avec des coussins bleus.
Nous serons bien. Un nid de baisers fous repose
Dans chaque coin moelleux.

Tu fermeras l’oeil, pour ne point voir, par la glace,
Grimacer les ombres des soirs,
Ces monstruosités hargneuses, populace
De démons noirs et de loups noirs.

Puis tu te sentiras la joue égratignée…
Un petit baiser, comme une folle araignée,
Te courra par le cou…

Et tu me diras :  » Cherche !  » en inclinant la tête,
– Et nous prendrons du temps à trouver cette bête
– Qui voyage beaucoup…

Arthur Rimbaud

En wagon, le 7 octobre 1870



LUIS BACALOV: A CIASCUNO IL SUO SOUNDTRACK ALBUM (1968)
Tracklist
Is It Wrong     2:15
Crime Of Honour     1:15
The Arrest     2:30
Pour Reve L'Hiver     2:27
Jazz Club     4:15
Laurana's Suspicion     2:30
Laurana's Theme     1:25
We Still Kill The Old Way     4:05
Intrigue     1:22
The Ambush     2:27
At The Beach     1:06
End Title     2:42

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