Tuesday, April 09, 2019

Pier Paolo Pasolini: Marilyn (a poem from La rabbia, 1963)


Marilyn Monroe in Korea, 1954.

    Del mondo antico e del mondo futuro
    era rimasta solo la bellezza, e tu,
    povera sorellina minore,
    quella che corre dietro i fratelli più grandi,
    e ride e piange con loro per imitarli,

    tu sorellina più piccola,
    quella bellezza l’avevi addosso umilmente,
    e la tua anima di figlia di piccola gente,
    non ha mai saputo di averla,
    perché altrimenti non sarebbe stata bellezza.

    Il mondo te l’ha insegnata,
    così la tua bellezza divenne sua.

    Del pauroso mondo antico e del pauroso mondo futuro
    era rimasta sola la bellezza, e tu
    te la sei portata dietro come un sorriso obbediente.
    L’obbedienza richiede troppe lacrime inghiottite,
    il darsi agli altri troppi allegri sguardi
    che chiedono la loro pietà! Così
    ti sei portata via la tua bellezza.
    Sparì come un pulviscolo d’oro.

    Dello stupido mondo antico e del feroce mondo futuro
    era rimasta una bellezza che non si vergognava
    di alludere ai piccoli seni di sorellina,
    al piccolo ventre così facilmente nudo.

    E per questo era bellezza,
    la stessa che hanno le dolci ragazze del tuo mondo…
    le figlie dei commercianti
    vincitrici ai concorsi a Miami o a Londra.
    Sparì come una colombella d’oro.

    Il mondo te l’ha insegnata,
    e così la tua bellezza non fu più bellezza.

    Ma tu continuavi a essere bambina,
    sciocca come l’antichità, crudele come il futuro,
    e fra te e la tua bellezza posseduta dal Potere
    si mise tutta la stupidità e la crudeltà del presente.
    La portavi sempre dietro come un sorriso tra le lacrime,
    impudica per passività, indecente per obbedienza.
    Sparì come una bianca colomba d’oro.

    La tua bellezza sopravvissuta dal mondo antico,
    richiesta dal mondo futuro,
    posseduta dal mondo presente,
    divenne un male mortale.

    Ora i fratelli maggiori, finalmente, si voltano,
    smettono per un momento i loro maledetti giochi,
    escono dalla loro inesorabile distrazione,
    e si chiedono: “È possibile che Marilyn,
    la piccola Marilyn, ci abbia indicato la strada?”

    Ora sei tu, quella che non conta nulla, poverina, col suo sorriso,
    sei tu la prima oltre le porte del mondo
    abbandonato al suo destino di morte.

Pier Paolo Pasolini

Recited by Giorgio Bassani in La rabbia (1963). The poem had been performed by Laura Betti in 1962.

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